Il colore è ovunque intorno a noi, ci circonda e anche se non ce ne accorgiamo influenza la nostra esistenza, come la influenza tutto quello che parla al nostro inconscio. Lo sanno bene quelli che si occupano di pubblicità e che ora sfruttano anche questi aspetti per “indurci” a comprare oggetti o servizi di cui spesso neanche abbiamo bisogno.

Una parte di noi pensa che questo sia “normale”, lo da per scontato, pensa appunto che tutti devono pur vivere, che il mondo è del commercio ed è fondato sul denaro e che tutto si riduce a quello.  Questa però non è la realtà perché il mondo non è del commercio e tutto non si riduce a quello. Il mondo è della vita ed è fondato sulla natura e non è possibile ridurlo ad una realtà puramente economica, perché ciò che vediamo è un’infinitesima parte della realtà: la gran parte è invisibile agli occhi e non può essere comprata con il denaro. Molto è in ciò che produce in noi la Meraviglia e la fiamma che riscalda la vita.

E’ meglio conoscere il significato dei colori e quali dei tanti esistenti parlano al nostro inconscio e perché.

E’ importante mantenere il nostro cervello allenato a distinguere quello che è per noi e quello che non lo è, allineandolo con il nostro cuore. Serve ascoltare il cuore per permettergli di abitare la famosa carrozza che Gurdjeff utilizzava come metafora per rappresentare l’uomo addormentato e quindi inconsapevole.

E’ importante che sia il cuore a decidere dove vuole andare. Sarà il cuore, padrone della carrozza, a dire alla mente, il cocchiere, dove vuole essere portato. A quel punto se i cavalli scalpitano sarà più semplice capire i motivi inconsci che impediscono alla carrozza di proseguire o che la portano ad affrontare salite o discese che la carrozza fisicamente non è neanche in grado di affrontare.

Se il cuore nella carrozza, che sarebbe il vero padrone, è pesante come un macigno perché nessuno si accorge di lui, se il cocchiere prosegue per la sua strada tenendo a bada con delle briglia sempre più corte dei cavalli scontenti, anche la struttura fisica della carrozza ne uscirà logorata. Si può e si deve attivare una strategia per uscire dall’abitudine. Se è il cocchiere che governa togliergli potere, se sono i cavalli, tranquillizzarli permettendo loro di esprimersi e di sfogarsi. Passare del tempo a ristrutturare la carrozza , se di quella ci si è poco occupati in questo ultimo periodo di forzato isolamento.

Colorare la nostra vita può essere un bel primo passo: magari qualcosa di sconosciuto per alcune persone ma che può diventare un’esperienza rinvigorente e soprattutto divertente.

Un cuore pesante ha bisogno di leggerezza e di divertimento.