Persefone e Cerere: la guarigione della comunicazione interiore

26 GIUGNO 2021 DALLE 16:00 ALLE 19:00 CON FRANCESCA MICELI LILITH

La comunicazione di cui parlo qui è quella interiore, perché molti problemi che abbiamo all’esterno, sono dovuti all’errata comunicazione tra le nostre varie parti e a codifiche che rimangono sopite e ci impediscono di vivere nel presente. Dare interpretazioni dei desideri dell’anima e pensare che attraiamo il peggio perché non siamo allineati con qualche volere supremo è un altro bel misfatto sulla strada del senso di colpa perenne che nei secoli ha visto il mea culpa come unica possibilità di redenzione. E se invece bastasse lasciare andare tutte le nostre aspettative e le nostre idee su ciò che l’anima vorrebbe noi facessimo e seguissimo le poche semplici indicazioni che sorgono alla coscienza quando siamo in ascolto del nostro respiro o in contemplazione della bellezza? Quali sono quei pensieri che immediati sorgono quando stiamo bene e che ci conducono via da quello stato? Sono pensieri, magari emozioni, sentimenti, ricordi, ad ognuno i propri naturalmente.

Persefone e Cerere sono le ultime due equilibrium nate nell’universo Aura-soma. Una coppia a tutti gli effetti: sia per le Dee che danno loro il nome sia per i colori che portano.

In Aura-soma è già successo altre volte, troviamo infatti Robin Hood e Maid Marion che condividono il rosso e il verde invertiti, Oberon e Titania che condividono il chiaro e il turchese, anch’essi invertiti, Gretel e Haensel che condividono il corallo , anche Pan e Echo per certi aspetti potrebbero essere considerati una coppia che non si è propriamente amata e per questo molto più complessa: mostrano i complementari turchese e corallo come anche nei due bimbi della Fiaba dei fratelli Grimm, ma non hanno mai trovato un accordo.

A riappacificarli forse questa nuova coppia Madre/Figlia, coppia dove l’arancio si abbina al magenta profondo, nella 119- Cerere, rendendola il rescue degli shock e si abbina al chiaro , o all’argento come lo chiamava Vicky, nella 120 Persefone, portando la luce dove prima c’era l’ombra.

L’arancione mi ha sempre affascinata e Cerere è stata indubbiamente una delle equilibrium che mi ha dato grandi insights e comprensioni oltre ad una sana energia che mi ha permesso di portare avanti tantissimi progetti, tutti di grande levatura e bellezza.

Ora Persephone si sta dimostrando chiarificatrice e modulatrice : sta illuminando zone d’ombra e mostrandomi quanto in realtà queste zone d’ombra siano molto presenti in tutti, non solamente in me e che spesso queste zone d’ombra rimangono tali per una comunicazione errata non solo all’esterno di noi, ma soprattutto all’interno.

Mi ha sempre affascinato il cervello umano , anche la mia tesi di naturopatia ormai 3 anni fa, trattava del cervello e delle modifiche che milioni di anni hanno apportato a questo incredibile “meccanismo” . L’homo Sapiens Sapiens che ha vinto su tutte le altre diverse specie presenti a suo tempo sul pianeta, aveva, ed ha, una specializzazione che le altre specie umane, più in contatto con la natura, non avevano: la capacità di inventare storie e mettere in questo modo zizzania tra gli altri, sprovvisti di questa particolare e a ben vedere non propriamente acuta capacità.

La storia non fa che riportarci questo, l’essere umano, il cosiddetto Homo Sapiens Sapiens ama “dividere ed imperare” e lo fa da 35.000 anni circa: quindi è molto giovane. A quei tempi sarebbe avvenuto il più grande genocidio della nostra storia: la distruzione di tutte le altre specie allora ancora presenti. Noi, e il nostro cervello, non differiamo molto fisicamente dall’antenato che dipingeva nelle caverne e che ha prodotto questo cambiamento epocale.

Qualcosa però è indubbiamente successo al nostro cervello nel frattempo e questi mesi ce lo stanno mostrando in maniera piuttosto lampante. Sappiamo che esistono due emisferi cerebrali certo, ma le connessioni che prima esistevano e che ci hanno permesso un grande successo e un ‘evoluzione tecnologica, ora sono sempre più labili.

Il cervello sinistro e quello destro sono fondamentalmente diversi, dovremmo utilizzarli in sintonia, ma qualcosa è successo che ci impedisce di sfruttarne al meglio le potenzialità. Delle connessioni sono venute a mancare e al momento molti di noi stanno lavorando per riconnetterle anche riattivando l’ipofisi e l’epifisi, o ghiandola pineale con tutti i nostri più elevati centri di percezione che si sono andati atrofizzando. In realtà non si sa poi così tanto di queste due ghiandole. L’ipofisi è il grande direttore d’orchestra del nostro sistema ormonale perché produce gli ormoni che stimolano l’attività di tutte le altre ghiandole endocrine dell’organismo: praticamente è indispensabile per lo svolgimento delle principali attività del nostro insieme corpo-mente.

L’epifisi , o ghiandola pineale è fondamentale per la gestione dei nostri ritmi circadiani di veglia e sonno, con la produzione di melatonina e di serotonina è considerata il luogo dove accedere all’elisir di lunga vita. E’ indubbio dormire bene è importante per il nostro organismo: è durante il sonno, soprattutto nella fase Rem che il nostro organismo si ricarica: anzi fa un vero e proprio back up. Ma cosa altro succede durante il sonno in realtà al momento è un vero mistero. La calcificazione di questa ghiandola, responsabile della produzione di melatonina è piuttosto usuale negli anziani e fa si che si riducano le loro ore di sonno. Ma perché accade? Probabilmente per l’alimentazione e per l’acqua non salubre che beviamo ma anche per quelle certezze e condizionamenti che vengono inculcati nelle nostre menti fin da bambini: quelle relative al nostro “periodo di scadenza” che ci fanno accettare come naturali molti fenomeni che non lo sono e sarebbero evitabili o procrastinabili con della sana prevenzione.

Il cervello sinistro è sorto per permetterci di analizzare la realtà, di farla a pezzi, per intenderci, di percepirne ogni sfaccettatura: la cosiddetta mente che deve classificare ed incasellare per sentire l’ordine perfetto delle cose. Quello che ha reso l’Homo Sapiens Sapiens vincente. Ma al momento ha preso il sopravvento impedendoci di assaporare la bellezza del momento presente.

Molti anni fa Alfred Russel Wallace, grande contemporaneo di Darwin e co-scopritore con lui della selezione naturale, avanzò questa semplicissima domanda, che ha disorientato gli evoluzionisti da allora, Darwin per primo, che rimase costernato quando lesse l’articolo che aveva scritto Wallace sull’argomento ancora nel 1913.

“Perchè il cervello dell’Homo sapiens sapiens è così grande?”

Cioè è più grande di quello dei suoi antenati, ma le sue funzioni, anche attualmente non lo giustificano.

Nella mia tesi io suggerivo avesse a che fare con il tempo: con la nostra gestione del tempo, con un’ amnesia collettiva che ci impedisce di vivere ed utilizzare tutte le nostre capacità mentali nel momento. Le strutture, i condizionamenti, le procedure, la burocrazia etc, che abbiamo creato ci stanno imprigionando sempre più impedendoci la reale visione di quello che ci circonda.

L’aver studiato a lungo il sincronario Maya mi mostra questi aspetti piuttosto inequivocabilmente: siamo in una matrix da cui è difficile uscire se non coltiviamo la presenza costante e l’attivazione della nostra ipofisi e della nostra ghiandola pineale.

Quando sono nate queste due equilibrium le ho collegate a questo : alla possibilità di guarire gli shock sulla Linea del Tempo , gli shock che ci impediscono di entrare in contatto con la nostra anima immortale.

Credo questo sia dovuto ad una mancanza di comunicazione a livello anche organico: le ghiandole preposte a queste comunicazioni si sono disattivate in parte perché non le adoperiamo più e viviamo sotto una specie di incantesimo che inibisce la nostra memoria. Non si tratta di magia ma di leggi economiche che al momento hanno preso il sopravvento e favoriscono l’addormentamento e l’ amnesia collettiva. Io penso sempre come è possibile che solo 80 anni fa ci sia stato l’Olocausto, come sono state convinte milioni di persone?

Come è possibile ci sia stato il Rwanda? La Bosnia? Una tragedia come quella di Mottarone qualche settimana fa, l’insensata gestione del Covid nel nostro quotidiano da un anno e mezzo a questa parte? Come è possibile muoiano di fame tutt’ora milioni di persone? Come è possibile la ricchezza sia nelle mani di poche persone sulla Terra, quando ci sarebbe abbondanza per tutti? La famosa Manna dal cielo era lì per tutti ma marciva se cercavi di immagazzinarla: non si poteva, perché serviva al presente: nelle sacre scritture c’era molto di più di quel che ci vogliono far credere e che continuiamo a voler credere.

Lavoriamo queste 3 ore sul “risveglio” di alcune facoltà per essere partecipanti attivi e non semplici spettatori attoniti e inermi di ciò che accade. Sia con Aura-soma e quindi le equilibrium 119 e 120, ma anche con il Sincronario Maya, che nella sua logica mi ha sempre sostenuto mostrandomi dove dimora la sincronicità, la penna luminosa, la musica e le visualizzazioni.

Info corso

Tipologia: workshop

Modalità: in presenza (max 8 persone)

Destinatari: chiunque sia interessato ad un profondo lavoro su di sè

Durata lezione: 3 ore – 26 giugno dalle 16:00 alle 19:00

COSTO: 25 euro per soci/socie Armonia- 40 euro per esterni

https://www.armoniaericerca.it/prenota-ora/

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