Jungle Home: curare il nostro ambiente con le piante.
Noi di Armonia lavoriamo da molti anni per salvaguardare la Terra, per onorarla ed amarla. In tutti i nostri progetti, siano spettacoli che seminari e conferenze invitiamo sempre a considerare la Terra, come un essere che va salvaguardato e non sfruttato. Dobbiamo proteggere l’ambiente che ci circonda.
Oggi giornata mondiale dell’ AMBIENTE abbiamo fatto esordire la nostra Fata dell’ ARIA chiedendo alla nostra socia nonché consigliera Anna Cipriani, appassionata di piante e giardini, di scrivere un articolo sulle piante da tenere in casa.
Ed ecco a voi :
JUNGLE HOME
Iniziamo questa rubrica proprio oggi, 5 giugno, giorno dedicato all’ambiente. Quale miglior momento per riflettere intorno alle nostre amiche verdi?
Ormai è di gran moda parlare di piante che purificano l’aria, testate dalla Nasa nel lontano 1989 e che ci aiuterebbero a rimuovere molti composti organici tossici e cancerogeni dalle nostre case. Quelle che vengono più spesso citate sono l’edera, il photos, il ficus beniamina, la dracena, il philodendro e la peace lily.
Ma lo sappiamo di quante piante abbiamo davvero bisogno per purificare l’aria dei nostri appartamenti? Di una? Due? No, di molte di più , almeno di una trentina per una stanza di 8 metri per 8 metri ! Dovete immaginare che la quantità di ossigeno che libera una piccola pianta d’appartamento é davvero poca per i nostri polmoni e i nostri spazi. Chiaramente tutto questo dipende anche dalle dimensioni delle nostre piante, più sono grandi e meglio è. Allora, scateniamoci davvero e iniziamo a coltivare l’arte di arredare CON le piante.
Iniziamo cioè a trasformare casa nostra in una jungle home !
La prima pianta di cui mi piacerebbe parlarvi è la Sanseveria (Dracaena trifasciata) chiamata anche lingua della suocera o pianta del serpente. La nomenclatura scientifica la rende così severa, appunto, ma viene subito ingentilita e resa simpatica dal nome popolare.
Penso di averla vista ovunque, in tutti gli ambienti , proposta in mille modi , una volta persino in un bagno di un hotel illuminato solo artificialmente. È la classica pianta “bionica” che ha solo bisogno di un po’ luce (non diretta) ma che si adatta a qualsiasi condizione. Ce ne sono di diverse specie e la mia preferita è la tri-fasciata che un’ estate mi ha addirittura fiorito rendendomi una plant addicted felice. Fa una spighetta minuscola con fiorellini bianchi delicati. Niente di eccezionale come fioritura ma la soddisfazione di essere riuscita a farla fiorire in appartamento è stata enorme.
In verità non era proprio in casa ma in mansarda, con tanta luce e tanto tanto tanto caldo! Da paese tropicale appunto. Vi consiglio dunque di provarci. Inoltre per moltiplicare la sanseveria si possono dividere le radici di una pianta grossa che non sta più nel vaso e rinvasare una porzione in un vaso più piccolo. Mi raccomando la Sansevieria vuole il vaso sempre stretto e va cambiato solamente quando la pianta non ha più spazio per crescere.
Ma un altro modo più interessante e intrigante è tramite la talea fogliare! Si taglia in estate infatti una foglia, la si divide con un coltello affilato (e disinfettato) in porzioni di 5 centimetri e si lasciano i pezzi in un panno per qualche giorno per permettere la cicatrizzazione , ricordatevi la direzione di crescita, è importante. Dopodiché queste porzioni di foglie si piantano in un terriccio universale che va tenuto umido. In poco tempo avrete delle nuove piantine, nel caso della trifasciata non compariranno però le striature chiare.
Ecco un modo simpatico ed economico per creare regali green per le vostre amiche !!! Tra l’altro, come dice, mi pare il divulgatore Stefano Mancuso, le piante sono furbe: sono riuscite a diffondersi così tanto nel mondo ANCHE grazie a noi, catturandoci con la loro bellezza e facendosi riprodurre sempre da noi…lasciamoci allora conquistare dal loro profumo e dai loro colori coltivandole anche in casa.