Invicti: istruzioni per diventare invincibili

 

Lungo il “Filo di Arianna” si snoda il percorso di conoscenza e cultura firmato dalla nostra Associazione che fa tappa con un nuovo appuntamento divulgativo . Ospite del cartellone di eventi questa volta è la Dottoressa Silvana De Mari, medico, scrittrice e divulgatrice. Eccezionalmente di domenica, questo 9 maggio la De Mari incontra il pubblico nell’evento dal titolo “Istruzioni per diventare invincibili (invicti)”. L’appuntamento è alle ore 18.30 in diretta Zoom a cui si accede a titolo gratuito ma dopo prenotazione da effettuare sul nostro sito.

Scrittrice, blogger, divulgatrice e soprattutto medico la De Mari è laureata in medicina all’Università di Torino, si è specializzata in chirurgia generale ed endoscopia dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva. Ha esercitato durante la sua professione come chirurgo presso gli ospedali piemontesi San Luigi di Orbassano e Santa Croce di Moncalieri e in Etiopia all’ospedale di Bushulo.

Dell’Ottimismo

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Molto attiva anche sul web ed attraverso il suo blog, la De Mari è attenta a temi di attualità e non si esime dall’intervenire su temi caldi e di carattere di impegno sociale. Su questa falsariga si inserisce la bibliografia dell’autrice e i suoi interventi pubblici. Un assaggio del suo intervento lo si può assaporare nelle sue stesse anticipazioni “Il primo atto di generosità è non lamentarsi. –dice la De Mari- Non lamentatevi mai, o inevitabilmente sposterete il vostro sguardo da quello che nella vostra vita c’è, e la rende ricca e degna di essere vissuta, a quello che vi manca e che con la sua mancanza vi dà dolore. E il bene, allora, visto che non lo guardate, comincerà a scivolare via, ad allontanarsi da voi, a perdersi, a dissolversi, a confondersi con le ombre. Il dolore diventerà insopportabile, e voi diventerete scontenti e lamentosi. L’incapacità a vedere il bello, la cecità a trovarlo, nascosto nell’erba o nelle nuvole, è il primo gradino per discendere agli inferi. L’antidoto all’orrore è la bellezza, la capacità di cercarla, la capacità di scorgerla, la capacità di gioirne, di esserne fieri, di credere che esista sempre, se non qui, altrove. Nessun buio è assoluto, anche nel fondo delle segrete più atrocemente murate, alla fine, un infinitesimo di luce filtra a far sapere ai nostri occhi che esistono ancora. E anche se i nostri occhi non possono vedere, resta la nostra mente a ricordare che da qualche parte un firmamento pieno di stelle ammalierà con il suo splendore chiunque alzi gli occhi e il pensiero. Per volare lassù, sulle ali della libertà.” Intrisa di grande fede di cui la De Mari non si risparmia nel fare riferimenti, sermoni e parafrasi in interventi sempre pungenti e con diretto riferimento alle fonti ufficiali, la divulgatrice affronta temi di risveglio per le persone, per il benessere e l’equilibrio, soprattutto nei momenti difficili, bui ed incerti, come questo che stiamo vivendo. “Lo scontento, al contrario, ci rinchiude in un luogo dove non arriva più nessuna luce, una prigione che ci fabbrichiamo da soli. –prosegue Silvana De Mari- Abdichiamo stolidamente al comando dell’unico regno che è sempre nostro, la nostra anima, per farlo invadere dalle zecche e dalle cavallette. Siate dunque generosi con i lagnosi, ma se potete , non ascoltateli o un opaco fiume di melma vi travolgerà per trascinarvi nell’astioso regno dell’inconcludenza. Dall’inconcludenza alla ferocia il passo è poi incredibilmente breve. Siate generosi. Siate generosi con chi cade. Voi siete certi che non cadrete mai? La vita è imprevedibile, ed è meglio non nutrire certezze assolute. C’è sempre un luogo oscuro nello spirito di ognuno. Anche dei migliori. Può essere minuscolo come un granello di pulviscolo e improvvisamente può ingigantirsi fino alle dimensioni intere della vostra anima. Quindi, siate generosi. Chi perdona sarà perdonato.”

Una vera influencer la De Mari non teme la censura a paladina del diritto di libertà di parola che esercita anche con la dura critica verso molte prese di posizione o decisioni o proclami della nostra società volta al politically correct o alla scienza da talk show che ha censurato le buone pratiche di medicina di base. La De Mari infatti si è strenuamente battuta per le cure domiciliari e il primo intervento del medico di famiglia contraria verso quella che considera infondata scienza di tachipirina e vigile attesa. A riprova i tanti video e interventi a cui ha preso parte.

Donna di carattere non ha mezzi termini nella sua comunicazione schietta e sincera e sempre molto sentita, a volte anche diametralmente controcorrente. Non ci sono vie di mezzo per Silvana De Mari che sicuramente offrirà un momento di intensa riflessione.

Classe 1953, Silvana De Mari è scrittrice e blogger oltre che medico Laureata in medicina all’Università di Torino, si è specializzata in chirurgia generale ed endoscopia dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva. Ha esercitato come chirurgo presso gli ospedali piemontesi San Luigi di Orbassano e Santa Croce di Moncalieri e in Etiopia all’ospedale di Bushulo.

Nel 2000 pubblica L’ultima stella a destra della luna, il suo primo libro per ragazzi, cui segue nel 2003 La bestia e la bella, entrambi per Salani.

De Mari ottiene un certo successo nel 2004 con L’ultimo elfo, tradotto in dodici lingue,con cui vince il 48º Premio Bancarellino e il Premio Andersen. In Francia nel comune di Épinal L’ultimo Elfo ha vinto il premio Prix Imaginales nell’edizione del 2006.

L’ultimo orco, il sequel del 2005, segna il passaggio dell’autrice dalla letteratura per ragazzi al genere fantasy, rivolto ad un pubblico più adulto. L’ultimo orco vince il premio IBBY International Board on Books for Young People 2006 e il Prix Sorcières “Romanzi per ragazzi” nel 2008 in Francia. Nel 2008 pubblica il terzo romanzo del ciclo, intitolato Gli ultimi incantesimi.

Nel 2009 pubblica la raccolta di racconti Il cavaliere, la strega, la morte e il diavolo per Lindau e il romanzo Il gatto dagli occhi d’oro per il suo nuovo editore Fanucci. De Mari prosegue il ciclo de L’ultimo elfo con L’ultima profezia del mondo degli uomini (Fanucci, 2010), conclusione della saga con cui vince il Premio Molinello alla carriera , e quindi il prequel Io mi chiamo Yorsh, del 2011. L’anno successivo esce un nuovo sequel dal titolo L’ultima profezia del mondo degli uomini. L’epilogo.

Tra i libri di saggistica De Mari pubblica Il drago come realtà del 2007, dedicato alla letteratura fantastica, e La realtà dell’orco (Lindau, 2012), sulla storia degli ultimi due secoli vista attraverso la letteratura fantastica.

Nel 2014 pubblica Giuseppe figlio di Giacobbe, la natività con la casa editrice Effatà. Nel 2015 per l’iniziativa Scrittori di Classe, pubblica La nuova dinastia. L’anno successivo per la seconda edizione di Scrittori di Classe pubblica Sulle ali della libertà.

Nel settembre 2015 avvia la saga di Hania con la casa editrice Giunti: il prequel Hania. Il regno delle tigri bianche, e Hania. Il cavaliere di Luce, primo libro della saga, con cui vince il Premio Ceppo . Il secondo romanzo Hania. La strega muta con la casa editrice Giunti esce nel 2016.

A novembre 2017 pubblica il secondo prequel della saga de L’ultimo elfo, intitolato Arduin il rinnegato, che corre in parallelo al prequel precedente seguendo due linee genealogiche diverse.

Nel settembre 2018 pubblica Io mi chiamo Joseph, dove abbandona le tematiche fantastiche, con la storia di un ragazzino metà senegalese e metà nigeriano, unico sopravvissuto al massacro di Dogo Nahava, che in Italia troverà una nuova famiglia e un futuro.

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